Silvia Rampelli. Child Portraits

Incontri sul movimento, l’azione, la danza con gli ospiti della casa di riposo Brancaccio di Matera.

L’esercizio chiama all’esperienza del corpo, dato residuale in grado di questionare la relazione primaria identità-immagine-atto. La percezione ne è fulcro: nella dimensione del percepire e dell’essere percepiti manifesta l’origine della dialettica identità-alterità. Un’asimmetria di figure. Eclissi del volto. Consegnarsi al tempo.

Il laboratorio propone attività di percezione, movimento, azione, danza. Si rivolge a persone di età avanzata, ed è aperto e gratuito. Non richiede alcuna abilità specifica, se non la disponibilità a partecipare. Una volta alla settimana ci mettiamo abiti e scarpe comodi, ci incontriamo, guardiamo, ascoltiamo, Respiriamo, ci muoviamo, compiamo azioni, danziamo, insieme.

Il progetto prevede una pratica motoria e performativa che pone la persona al centro della scena, il sentire al centro dell’azione. Promuove l’esperienza del corpo vivo nel suo mettersi in gioco al di fuori delle abitudini, nella scoperta di risposte possibili, nella relazione, mirando a un’integrazione positiva della dimensione corporea nel vissuto della persona, a un ascolto che riconosca l’io e il tu. Ipotizza un’apertura pubblica che restituisca processualità e decisionalità dell’atto.