Silvia Rampelli

Laurea in Filosofia, docente del Master in Artiterapie dell’Università La Sapienza di Roma, focalizza la riflessione sulla natura dell’atto performativo, sul dato umano, sulla scena come dispositivo percettivo. Attiva nella creazione con Habillé d’eau e in ambito teorico e formativo, conduce seminari sull’azione, il movimento, la danza in contesti di ricerca e progetti con utenti fragili. Come autrice è prodotta, tra l’altro, da La Biennale di Venezia, dal Centro per la sperimentazione e la ricerca teatrale di Pontedera e invitata nei maggiori festival italiani e in Francia, Bosnia, Stati Uniti, Polonia.

Come docente e artista ospite partecipa, tra l’altro, ai progetti: Nuovi spazi per la danza contemporanea, (ETI, 2008-09); Memorie nel presente, (DAMS, Università Roma Tre, 2011); Every-body, (Assessorato alla Cultura e Creatività Roma Capitale, con Zètema e Casa dei Teatri e della Drammaturgia, 2014); Osservatorio del Presente, (DAMS, Università Roma Tre e Dipartimento Cultura Roma Capitale, 2014-15). E’ autore del progetto Terza età della danza, promosso da AREA06 e Zètema Progetto Cultura nel 2013 e nel 2016 dal Teatro di Roma. Dirige il laboratorio Dancefloor memories, nell’ambito del progetto europeo Fabulamundi. Playwriting Europe, promosso da PAV con il Teatro di Roma nel 2016-18 e Le petit chaperon rouge nel 2017. E’ docente della Scuola Cònia, corso di Tecnica della Rappresentazione, diretto da Claudia Castellucci e docente e consulente alla direzione artistica del progetto triennale di formazione in danza e discipline performative Da.Re. Dance Research diretto da Adriana Borriello. Conduce un laboratorio permanente sul movimento, la danza, il teatro per persone con malattia di Parkinson.
Numerosi sono i riconoscimenti e i testi critici pubblicati.

Tra le creazioni: 2002, Studio per Attis, vincitore di Enzimi Danza 2002 per rigore e originalità creative; 2003, Refettorio, vincitore di Generazione Scenario 2003, Premio per la specificità e l’originalità del linguaggio e delle tecniche corporee all’edizione 2004 dell’International Teatarfest di Sarajevo, vincitore Movin’Up 2004, supporto dell’Associazione per il Circuito dei giovani artisti italiani; 2005, Ragazzocane, creazione per la 37. Biennale di Venezia, sotto la direzione di Romeo Castellucci. Nel 2006 Habillé d’eau apre l’indagine sul tempo con esplorazioni di breve durata, che anticipano Stato Secondo, vincitore del bando di produzione di Pontedera Teatro 4 Cantieri per Fabbrica Europa 2008. Parallelamente Habillé d’eau sviluppa azioni per spazi
non teatrali, tra le quali: Camera (Festival Contemporanea, Prato 07) e il progetto percettivo L’igiene (Festival Natura Dèi Teatri, Parma 010); 2012, Or, produzione ZTL-Pro con il sostegno della Fondazione Romaeuropa/Palladium e del Teatro di Roma; 2013, Courtesy of, opera video per il Malta Festival di Poznan, Polonia; 2014, Strutture elementari dell’azione, progetto con Romeo Castellucci e Alessandra Cristiani per il DAMS, Dipartimento di Filosofia Comunicazione e Spettacolo dell’Università Roma Tre; 2017, Euforia.

Citata nei seguenti testi critici: Resti di scena, materiali oltre lo spettacolo, di Paolo Ruffini, Edizioni Interculturali, Roma 2004; Pompei, il romanzo della cenere. Catalogo de La Biennale di Venezia 37. Festival Internazionale del Teatro. Ubulibri, Milano 2005; Scritti sulla contemporaneità, a cura di Olivier Bouin, Paolo Ruffini, Edizioni Fandango, Roma 2006; Hic sunt Leones, a cura di Graziano Graziani, Editoria e Spettacolo, Roma 2007; Corpi e visioni. Indizi sul teatro contemporaneo, a cura di Antonio Audino, Artemide, Roma 2008; Zone Teatrali Libere, a cura di Graziano Graziani, Editoria e Spettacolo, Roma, 2010; Il corpo insorto nella pratica performativa di Habillé d’eau, a cura di Ada D’Adamo, Editoria e Spettacolo, Roma 2012; Prologo e dialogo di Strutture elementari dell’azione, testo scelto da Attilio Scarpellini per la sezione della Enciclopedia delle Arti Contemporanee. I portatori del Tempo, volume III. Il Tempo inclinato, a cura di Achille Bonito Oliva, Mondadori Electa, Milano, 2015; Biblioteca Teatrale - Teatro come ambiente arricchito, a cura di Roberto Ciancarelli, Fabiola Camuti, Aldo Roma, Bulzoni Editore, Roma, 2016; Outsider – Le ragioni dell’indipendenza. Scritti, visioni e algoritmi, a cura di Viviana Gravano, Paolo Ruffini, Editoria e Spettacolo, Roma 2016.

appuntamenti

Incontri sul movimento, l’azione, la danza con gli ospiti della casa di riposo Brancaccio di Matera.

L’esercizio chiama all’esperienza del corpo, dato residuale in grado di questionare la relazione primaria identità-immagine-atto. La percezione ne è fulcro: nella dimensione del percepire e dell’essere percepiti manifesta l’origine della dialettica identità-alterità. Un’asimmetria di figure. Eclissi del volto. Consegnarsi al tempo.