Basilicata 1799

L’Associazione culturale Basilicata 1799 nasce quasi un quarto di secolo fa per far fronte alla necessità di un impegno civile attraverso l’azione profonda della cultura nelle comunità. Agendo nelle aree della filosofia, della storia, della scienza e delle arti, e intrecciando le sue attività con problemi di attualità sociale, mira a una riflessione profonda e permanente sullo statuto simbolico dei luoghi, per scucire e ricucire le relazioni che determinano reciprocamente habitat e abitanti, natura e cultura.

Alla base della sua fondazione c’è la necessità di un impegno civile che metta la cultura al centro del sistema vitale delle città per contribuire alla loro crescita civile, democratica ed economica. Grazie alla qualità delle attività prodotte, l’associazione marca una buona presenza sul territorio e il riconoscimento generale dell’opinione pubblica e degli addetti ai lavori, ma ciò che è più importante è la tangibile e costante crescita del pubblico e del contesto culturale in termini di presenza e consapevolezza. Le attività hanno un respiro aperto al dibattito nazionale e internazionale e la rete di relazione è in continua crescita.

Tra i progetti intrapresi: Potenza. Città di verticalità e di luce; Opera verticale; La scalinata del pensiero, workshop aperto a giovani artisti per la co-creazione con Marco Nereo Rotelli di un’opera-dispositivo urbano dall’alto valore simbolico; Cosa significa pensare. Dio, valori, Stato, un ciclo di incontri e seminari con personalità di rilievo del panorama culturale nazionale e internazionale come Cacciari, Severino, Galimberti; Città delle cento scale festival, rassegna di danza urbana e arti performative giunta alla decima edizione; Lo sguardo e il Paesaggio, collaborazione al progetto Cultura in Loco, con la realizzazione di Itinera, un percorso culturale turistica nelle Dolomite Lucane con giovani e artisti di chiara fama, Europa/Mediterraneo, summer school filosofica a Maratea, tre edizioni; Il giardino in movimento e Serpentone reloaded, sull’idea della riconfigurabilità di parti dismesse o trascurate della città.